martedì 1 maggio 2012

Sporco Lavoro

"Non è come sembra, non fraintendetemi.
Non c'è nulla di sporco in quel che faccio. A parte forse le macchie vermiglie.
Son altri i lavori che sozzi di rabbia ingoiata, t'anneriscono l'animo.
L'umiliazione, quella sì non la lavi più.
Ben altre le carriere, impeccabili all'apparenza,
sull'altrui sangue costruite.
Voi che ben le conoscete cari amici, ci avete edificato la vostra gloria, presto ne saggerete aspetti che ancor vi sono sconosciuti.
Si parlava di lavoro, ma il mio adoprarmi sapete, non è una professione bensì una missione.
Solo grane, ben pochi i ricavi a parte semmai la vostra espressione, 
da arrogante a supplice.
Si dice sempre: qualcuno dovrà pur farlo, ma chi sarà costui? Ebbene lo avete dinanzi.
Giustizia sociale laddove non c'è speme di riequilibrio alcuno, è questa la mia opera.
Rimetto ai torti subiti, impartisco lezioni e non v'è lordura in questo. 
Agisco, non per me ma per il tutto. O per meglio dire, per tutti.
Sì, anche per voi, oggetto delle mie operazioni.
Vedrete, nonostante tutto lo troverete utile. Educativo.

Basta noia, anche per voi, caro il mio 1%."

Così dice lui (*). La maschera almeno, chi la indossa invece non so se sia sempre così convinto.
Quanto a me, non so se biasimarlo ferocemente o se mirarne le gesta con curiosità crescente.

(* pomposamente prolisso tra l'altro)
Nota: Quanto narrato è opera di fantasia. Ogni riferimento a persone, luoghi e fatti realmente accaduti è puramente casuale.

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Riguardo al disegno, ma chiamiamolo pure schizzo: l'intenzione era aspettare, rifare da zero e correggere alcuni eccessi; ma ho rotto gli indugi visto che oggi è il primo maggio e seppur in maniera nefasta, questo personaggio vi è legato.

P.S. Sì, è Lui! E non ditemi che lo volevate in calzamaglia integrale.

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